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L’ esperienza degli Istituti Comprensivi si è rapidamente diffusa a partire dalla metà degli anni ’90 su tutto il territorio italiano e si sta completando anche per effetto della legge n. 111/2011 che pone il vincolo temporale appena ricordato. Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, pubblicate nel 2012, affermano che «La presenza, sempre più diffusa degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione». Dal testo delle Indicazioni si ricava la legittimazione della domanda dei Collegi dei Docenti per avere proposte operative o comunque suggerimenti metodologici per conseguire questo obiettivo. Il curricolo d’istituto non è una novità nelle scuole dell’autonomia in quanto è espressione della libertà di insegnamento e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. Proprio nel Regolamento dell’autonomia (DPR n. 275/1999) al Cap. III vengono introdotte tre innovazioni nel sistema scolastico italiano: le Indicazioni nazionali, il curricolo di istituto, la valutazione e la certificazione delle competenze. La costituzione del curricolo rappresenta il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Dall’art. 8 all’art. 10 del DPR 275/1999 sono definiti i compiti dello Stato in materia di sistema scolastico e formativo e i compiti che spettano alle singole istituzioni scolastiche autonome. «Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici di ogni disciplina». L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuole caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale è progressivo e continuo. Per questo assumono particolare rilievo il processo e l’esito dell’elaborazione del curricolo verticale; esso deve coniugare esigenze di continuità e di unitarietà dell’offerta culturale e formativa.L’ esperienza degli Istituti Comprensivi si è rapidamente diffusa a partire dalla metà degli anni ’90 su tutto il territorio italiano e si sta completando anche per effetto della legge n. 111/2011 che pone il vincolo temporale appena ricordato. Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, pubblicate nel 2012, affermano che «La presenza, sempre più diffusa degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione». Dal testo delle Indicazioni si ricava la legittimazione della domanda dei Collegi dei Docenti per avere proposte operative o comunque suggerimenti metodologici per conseguire questo obiettivo. Il curricolo d’istituto non è una novità nelle scuole dell’autonomia in quanto è espressione della libertà di insegnamento e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. Proprio nel Regolamento dell’autonomia (DPR n. 275/1999) al Cap. III vengono introdotte tre innovazioni nel sistema scolastico italiano: le Indicazioni nazionali, il curricolo di istituto, la valutazione e la certificazione delle competenze. La costituzione del curricolo rappresenta il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Dall’art. 8 all’art. 10 del DPR 275/1999 sono definiti i compiti dello Stato in materia di sistema scolastico e formativo e i compiti che spettano alle singole istituzioni scolastiche autonome. «Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici di ogni disciplina». L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuole caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale è progressivo e continuo. Per questo assumono particolare rilievo il processo e l’esito dell’elaborazione del curricolo verticale; esso deve coniugare esigenze di continuità e di unitarietà dell’offerta culturale e formativa.

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