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L'Istituto Comprensivo di Ferrandina nasce nell'a.s. 2009/2010 dall'aggregazione della Scuola Secondaria di I grado al Circolo Didattico, avvalendosi di un buon livello di dialogo già presente tra le due scuole.

Il CONTESTO AMBIENTALE: IL COMUNE DI FERRANDINA

 Ferrandina sorge in collina, a 495 metri sul livello del mare, lungo la valle del fiume Basento. Il territorio del comune ha un'estensione di 215,47 km2, il quarto per grandezza di tutta la Basilicata. Dista 36 km da Matera.

Storia

Le radici di Ferrandina affondano nella Magna Grecia, attorno al 1000 a.C. Il suo nome era Troilia, mentre la sua acropoli-fortezza si chiamava Obelanon (Uggiano). Troilia fu costruita per ricordare e onorare la città distrutta dell'Asia Minore, Troia. Durante l'epoca romana Troilia e Obelanon furono centri importanti di cultura ellenica e sempre più lustro acquistarono in epoca bizantina. Con la caduta del dominio greco, Longobardi e Normanni si impossessarono della città.
Il nome Ferrandina si deve a Federico d'Aragona che nel 1494 la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante (o Ferrantino). Nel 1507 Ferdinando il Cattolico le attribuì il titolo di "civitas".
Un tempo era nota per la produzione di tessuti in lana, tra cui la ferlandina o felandina, molto apprezzata e richiesta nel Regno di Napoli e dai domenicani, che proprio a Ferrandina si insediarono e crearono un centro agricolo e urbano molto organizzato tanto da erigere, nel 1546, la cupola del Monastero di San Domenico come simbolo di potere.
Ferrandina prese parte ai moti del 1820-21 e del 1860. Qui nel marzo del 1862 Carmine Crocco, a capo dei briganti, affrontò e distrusse una compagnia del 30° Rgt. Ftr. dell'esercito piemontese.
Nel 1921 Ferrandina fu teatro di violenze squadriste: il sindaco e consigliere provinciale socialista Nicola Montefinese venne ucciso.
Nel settembre del 1943 Ferrandina insorse contro i gerarchi fascisti. Lo spirito di ribellione non si attenuò sino al 2 agosto del 1945, quando i contadini diedero vita ad una sommossa per chiedere l'allontanamento dei latifondisti fascisti e l'assegnazione delle terre incolte. Nel corso dei tumulti venne assassinato Vincenzo Caputi, ritenuto il mandante dell'uccisione di Montefinese. Per timore che la protesta dilagasse, il paese restò isolato, con le linee elettriche e telefoniche tagliate. L'ordine fu ristabilito con l'invio, da parte del governo provvisorio di unità antifascista, di 100 carabinieri da Napoli, 250 alpini della divisione Garibaldi e l'arrivo a Ferrandina, il 4 agosto, del ministro Scelba.

Curiosità

Lo stemma comunale reca sei F. Il significato è: Fridericus Ferranti Filius Ferrandinam Fabbricare Fecit

Il 16 luglio 1895 la ferrandinese Maria Barbella, rinchiusa nel carcere di Sing-Sing, è stata la prima donna condannata alla sedia elettrica negli Stati Uniti d'America. Per questo motivo Ferrandina dal novembre 2005 è inserita tra le "Città per la vita - Città contro la pena di morte", campagna di sensibilizzazione promossa dalla Comunità di Sant'Egidio.

  • Nella campagna ferrandinese sono state girate alcune riprese del film Cristo si è fermato a Eboli diFrancesco Rosi
  • Nel 1998 a Ferrandina sono state girate parte delle riprese del film Del perduto amore con la regia diMichele Placido.
  • Ferrandina è stato luogo delle famose ricerche etnografiche di Ernesto De Martino sul lamento funebre lucano e sui comportamenti magici-religiosi
  • Dal marzo 2005 Ferrandina è un comune OGM Free (contro la coltivazione degli organismi geneticamente modificati).

Monumenti, chiese e luoghi d'interesse

  • Castello d'Uggiano
  • Piazza Plebiscito
  • Chiesa Madre di Santa Maria della Croce (VII secolo)
  • Chiesa San Giovanni Battista
  • Chiesa del Purgatorio
  • Chiesa di Sant'Antonio (1615)
  • Chiesa dell'Addolorata
  • Chiesa di Santa Lucia
  • Complesso monastico di Santa Chiara
  • Complesso monastico di San Domenico (1517)
  • Convento di San Francesco (1614)
  • Cappella della Madonna di Loreto
  • Cappella della Madonna dei Mali
  • Cappella di Santa Maria della Consolazione (in contrada La Foresta)
  • Palazzo Centola
  • Palazzo Lisanti
  • Palazzo Cantorio
  • Palazzo Scorpione
  • Palazzo Caputi

Personaggi illustri

Giuseppe Venita: rivoluzionario lucano

Economia

Rinomata è, ancor oggi, la produzione di olio di oliva majatica, caratterizzato da una bassa acidità, da un sapore dolce e dal color giallo e delle tipiche olive al forno come da antica tradizione (olive majatica).

La rete stradale, soprattutto attraverso la superstrada BASENTANA, favorisce gli scambi commerciali, culturali e sociali con i centri limitrofi e le città.
La maggioranza dei nuclei familiari appartiene al ceto operaio, con discreta presenza di professionisti e imprenditori.
La popolazione consta di 9.200 circa abitanti.

L’industrializzazione della Val Basento, avvenuta negli anni ‘ 60, aveva provocato uno spostamento di unità lavorative dal settore primario a quello secondario con conseguente abbandono dei campi e delle botteghe artigiane, un tempo prevalenti fonti economiche.
Attualmente, la crisi industriale e la recente conseguente chiusura della maggior parte delle giovani industrie presenti nel territorio, hanno causato il licenziamento di molti dipendenti, una certa crescente disoccupazione, qualche ritorno alle attività agricole e per molti, purtroppo, la necessità di “migrare”.

L’Amministrazione manifesta significativa attenzione ai problemi educativi e alle esigenze di formazione culturale ricorrente e permanente.
In questi ultimi anni si è registrato un afflusso in continua crescita di bambini stranieri figli di immigrati che si sono inseriti, in parte, nel tessuto lavorativo della zona.
La realtà lavorativa è prevalentemente costituita dalla piccola e media imprenditoria agricola, artigianale, commerciale. Molta parte della popolazione è occupata nel terziario.
Il territorio offre opportunità formative diverse gestite dalle parrocchie, dalle società sportive, dalla biblioteca, da gruppi culturali.